La chiusura di un balcone (o veranda) di un appartamento in uno stabile con un regolamento condominiale, molto spesso genera tante controversie e liti. Sia per l’estetica della facciata che per un reale pericolo di un’ opera eseguita in completa abusività e non a regola d’arte. Può sembrare un ostacolo difficile da superare anche se il balcone è un prolungamento dell’appartamento e quindi resta di proprietà esclusiva dell’immobile ed è anche vero che ciascuno può farci, dello stesso, ciò che vuole. Tuttavia, quando ci si presenta all’ufficio tecnico del comune per ottenere il permesso (che è obbligatorio prima della realizzazione) spesso, oltre agli elaborati preparati del tecnico viene richiesto, come condizione essenziale per l’autorizzazione, il nulla osta dell’assemblea di condominio. E in questo caso di ci si trova difronte ad un ostacolo che può sembrare insuperabile. Che fare, se i condomini no vogliono farti chiudere il balcone e, senza la loro autorizzazione, il comune non ti dà il permesso? La risposta è stata data di recente dal Tar Campania (in verità molto semplice):
- Il comune deve verificare solo la regolarità urbanistica della realizzazione e non le regole del buon vicinato;
- Il condominio non può dirti cosa fare nella tua proprietà.
Per concludere ricordiamo qui di seguito i punti da rispettare per la realizzazione:
- La costruzione non deve costituire un pericolo o un pregiudizio per la stabilità dell’edificio;
- La realizzazione non deve rovinare il decoro dell’estetica del palazzo.